Dentro alla pentola: al vapore

by chiaratraifornelli

Al vapore: la semplicità della cottura da cui si estraggono i sapori essenziali.

È una delle tecniche considerata più semplice in cucina, e talvolta i piatti ottenuti hanno la triste fama di “cucina da ospedale”.

Niente di più sbagliato: la bellezza di questa tecnica è di esaltare i sapori da pesce, frutti di mare, pollame, carne, senza sopraffarli.

E per quanto riguarda la verdura? beh, provate con gli spinaci: lessatene una parte e la restante cuocetela a vapore. Il risultato sarà piuttosto simile all’occhio, ma non al palato: al vapore gli spinaci mantengono di più il colore, ma soprattutto un sacco di proprietà nutritive che diversamente andrebbero perse.

Pane cinese al vapore nella vaporiera di bambù

COME OTTENERE UNA COTTURA AL VAPORE PERFETTA:

i cibi cotti al vapore sono sospesi sopra ad un liquido che sobbolle, di solito in un apposito cestino. Poiché il vapore conduce il calore in modo più efficiente dell’acqua bollente o dell’aria calda, questo è anche uno dei metodi di cottura più rapidi.

Alcuni dei tagli migliori per la cottura al vapore sono i filetti di pesce tenero, di spessore uniforme, i petti di pollo senz’osso, i frutti di mare.

Un’alternativa della cottura a vapore consiste nell’avvolgere il cibo, come il pesce, il pollo o le verdure, nella carta da forno (questa preparazione classica francese si chiama en papillote) e mettere il cartoccio ben chiuso in forno, dove il cibo cuoce nei suoi stessi succhi.

Nel cartoccio si possono mettere gli aromi, come erbe aromatiche, zenzero, cipolla affettata e spicchi di limone, così come altre verdure affettate finemente o sminuzzate.

I cartocci sono deliziosi contenitori individuali che si possono (e si devono!) aprire a tavola.

L’ATTREZZATURA CHE VI SERVE:

Vanno benissimo, i cestini di metallo o i colapasta incorporati nelle pentole; il cestino per la cottura al vapore ha delle falde che si stringono o allargano per adeguarsi a pentole di misure diverse.

Il cestino di bambù a più piani è il simbolo della cucina asiatica, e presenta il vantaggio di poter cuocere più cibi contemporaneamente.

Basta poco, no?

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