Dentro alla pentola: l’oliocottura

by chiaratraifornelli

L’oliocottura si può tranquillamente considerare una variante della lessatura tradizionale.

Un po’ come la CBT o la vasocottura che vengono spesso spacciate come tecniche moderne e rivoluzionarie, anche l’oliocottura ha un antenato famoso, ovvero il confit.

Esattamente, quello dei pomodorini. Il confit in realtà è una tecnica di cottura per immersione in un grasso, solitamente in olio extravergine o burro, portato a 80°C e aromatizzato. L’alimento scelto si immerge nel grasso e si fa cuocere a bassa temperatura (insomma, torna tutto lì, prima o poi).

E per trovare le radici del confit (e quindi del suo stretto parente oliocottura) dobbiamo attraversare le Alpi e recarci dai nostri amabili cugini francesi: l’anatra confit è un antichissimo piatto inventato proprio nella Francia Sud- Occidentale.

Ma torniamo all’oliocottura, sennò andiamo fuori tema.

QUALI SONO GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE PER REALIZZARE L’OLIOCOTTURA?

Lo strumento indispensabile per l’oliocottura è il termometro (da cucina, non quello per la febbre. E no, non vale nemmeno quello che spari in fronte).

Perché? Perché la temperatura dell’olio deve essere mantenuta necessariamente costante, per garantire all’alimento la giusta cottura e soprattutto uniforme.

Anzi, in realtà sarebbe bene utilizzarne uno a doppia sonda, così si misura sia la temperatura dell’olio che quella interna all’alimento; ma non incasiniamoci la vita che è già molto complicata di per sé.

Quindi, armati di casseruola e termometro, ci manca solo un ingrediente fondamentale: l’olio.

Deve essere di ottima qualità, extravergine e di ottima marca. Lo so quello che state pensando, ma ho un’ottima notizia: potete conservare il vostro alimento una volta cotto fino ad una settimana ben chiuso in un barattolo di vetro e possibilmente in frigorifero.

In fin dei conti, se la parola confit deriva da “confine”, che in francese significa “preservare”, possiamo stare tranquilli e sereni sulla capacità del nostro olio di conservare l’alimento alla perfezione.

COSA POSSO CUCINARE IN OLIOCOTTURA?

Carne e pesce vanno benissimo, a patto che siano piccoli filetti oppure a bocconcini.

Sconsigliate le verdure che trattengono l’olio, come ad esempio le melanzane. Sì ai pomodorini, agli asparagi, carote e cavolfiori.

QUALI SONO I VANTAGGI DI QUESTA TECNICA?

Di certo questa tecnica mantiene inalterati tutti i sapori dell’alimento.

Anzi, fa di più, soprattutto se aromatizzate l’olio con erbe aromatiche, scorze di limone, peperoncino fresco, spicchi d’aglio e pepe in grani: tutti questi sapori andranno ad arricchire il sapore dell’olio, e verranno trasferiti all’alimento in cottura.

È una cottura semplice, in quanto basta davvero solo mantenere costante la temperatura dell’olio SENZA FARLO MAI FRIGGERE!

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